
Casa Robegan riapre a settembre: nuovo museo d'arte applicata e impresa
Casa Robegan, a lungo sede del museo delle arti applicate, riaprirà in settembre con un nuovo progetto che coinvolge il Comune di Treviso, l'Associazione TRA-Treviso Ricerca Arte e il Dipartimento di Management dell'Università Ca' Foscari di Venezia.
Il Comune di Treviso offre un’importante spinta al tema dell’investimento culturale sul territorio attraverso la riattivazione di Casa Robegan, pronta a riaprire le porte tra il 10 e il 19 settembre 2021.
Il lancio della nuova destinazione culturale per la Città passa attraverso un investimento economico, la nuova distribuzione degli spazi, la gestione e la programmazione affidate alla competenza di TRA - Treviso Ricerca Arte e la scientificità di metodo del Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari di Venezia.
I cambiamenti che coinvolgono la struttura sono numerosi: tra le novità, al piano terra sono previsti, in esclusiva in uno dei Musei Civici della città, un concept store e un caffè bistrot. Il cortile privato, un’area verde privata di oltre 600 metri quadrati, viene condiviso con il pubblico, in parte con l’area ristoro, in parte con la programmazione di eventi studiati appositamente. È anche possibile accedere al secondo piano mansardato per la prima volta, ripensato per attività destinate ai tesserati e ai supporter del progetto, con una reading room, un’area coworking, una sala riunioni. Gli spazi al primo piano ospitano una sala multimediale destinata a proiezioni e talk con un centinaio di sedute, oltre agli spazi espositivi.
L’intero immobile è visitabile, grazie alla presenza dell’ascensore, a persone con ridotte capacità motorie.
Il programma
Il 22 ottobre 2021 inaugurerà la personale di Matteo Valerio, il primo progetto che segue la riapertura. L’artista, che studia le relazioni tra processi artigianali e produttivi, per questa mostra curata da Rossella Farinotti espone opere inedite in linea con la nuova direzione del museo: con il sostegno ai giovani professionisti dell’arte, si può alimentare il rapporto con il sistema industriale del territorio, attraverso una pratica innovativa e sostenibile che trovi riscontro nell’ambito sociale e che sia di prestigio internazionale.
Contemporaneamente, il Museo Bailo ospiterà in autunno l’opera Miniera dell’artista Kensuke Koike. Il progetto site-specific è stato realizzato dal Dipartimento di Management di Ca’ Foscari in collaborazione con Contarina Spa, azienda che si occupa di gestione dei rifiuti, come primo esempio di applicazione di questo metodo legato alla peculiare ricerca tra arte e impresa.
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