Il Natale d'arte sperimentale
Lorenzo Maria Monti. Vitrum spatialis e chiaroveggenza
Dal 15 Dicembre 2019 al 12 Gennaio 2020
Museo Bailo
L’artista Lorenzo Maria Monti offre alla città la Mostra "Il Natale d’Arte Sperimentale", organizzata in collaborazione con la Provincia, il Comune e i Musei Civici di Treviso.
L’esibizione è a sfondo benefico e parte dei ricavati verrà devoluta a favore dell’Ospedale Cà Foncello di Treviso.
Durante l'inaugurazione della mostra, che avverrà domenica 15 dicembre alle ore 18:30, verrà servito ai visitatori un aperitivo di benvenuto; l'evento è aperto a tutti.
La Mostra presenta gli ultimi due progetti artistici “Chiaroveggenza” e “Vitrum Spatialis”, più l’ultimo progetto “Sirio B”, presentato in anteprima, realizzato con una tecnica innovativa.
- Il progetto “Chiaroveggenza” è stato esposto alla prestigiosa mostra PARATISSIMA di Milano “Through the Black Mirror” nel 2018 e presenta gli scatti realizzati a Jökulsárlón, una laguna glaciale nel sud-est dell’Islanda. il fine vuole essere inteso come responsabilità politica sociale per sensibilizzare i visitatori sul tema dello scioglimento dei ghiacci.
- “Vitrum Spatialis” presenta gli scatti realizzati attraverso dei crogioli di vetro di Murano, mediante cui l’artista immagina un universo più vicino a noi. Lorenzo Maria Monti ha tradotto in arte quest'idea ispirandosi alle immagini della NASA, al fine di rappresentare un’altra visione dello spazio, un paesaggio immaginario ove vi è il desiderio di scoprire elementi nascosti e di interagire con cristalli di vetro e fonti luminose, trasformandoli in qualcosa di estetico.
- Per dare vita all’ultimo progetto “Sirio B”, di fondamentale importanza si è rivelata la snodabilità delle dita delle mani, che è solita dei prestigiatori e dei pianisti; questa dote naturale dell'artista, unita alla grande pazienza e all’amore per il dettaglio, ha consentito di donare all'opera finita delle linee curve perfette, che sarebbero altrimenti possibili esclusivamente attraverso l’utilizzo di una macchina industriale. Il connubio delle skills citate, mixate alla creatività e alle alte temperature dei forni, porta al risultato che l’artista presenta, in un'esibizione di forme e opere sempre diverse e sempre originali. Inoltre, la peculiarità di quest’opera è che alcune delle sfere sono state sensibilizzate ai raggi ultravioletti, ottenendo una reazione quando vengono esposte alla luce di colore blu o viola: in questa situazione l’opera mostra forme e sfumature in essa presenti, facendo risaltare determinati aspetti e mantenendoli illuminati per una frazione di tempo grazie all’effetto “glow-in-the-dark”, che l'artista utilizza per ricreare e simulare una possibile passeggiata su un pianeta sconosciuto.
I tre progetti sono legati insieme da un filo conduttore concettuale: partendo da problemi ambientali quali lo scioglimento dei ghiacci, l’innalzamento dei mari e il surriscaldamento globale, l’artista va oltre portandoci ad immaginare come sarebbe esplorare dei nuovi mondi.
Il percorso allestito nelle tre sale museali porterà il visitatore a interrogarsi su diverse questioni, vivendo così un’esperienza immersiva e sensoriale unica.
Qualche informazione in più sull'artista:
Lorenzo Maria Monti si appassiona alla fotografia già in tenera età affinando, nel tempo, la sua naturale predisposizione alla cura del dettaglio, alla lettura dell’immagine e all’interpretazione dell’elemento visivo e sviluppando un approccio scientifico attraverso cui vedere il mondo.
Nei suoi lavori universi esistenziali e storie infinite vengono catturate nell’inquadratura e congelate in quell’istante in cui, come nella pausa di un respiro, si trattiene l’eternità dell’esistere: l’osservatore viene proiettato all’interno del mondo dell’artista, in un’istantanea condivisione.
Lorenzo Maria Monti ha soggiornato, vissuto e lavorato in città molto diverse tra loro: Venezia, Barcellona, Ibiza, Miami, Las Vegas, Londra.
Ha partecipato, a giugno 2018, alla prestigiosa mostra PARATISSIMA di Milano “Through the Black Mirror” e alla mostra “Personal Structures – Identities” promossa dall’European Cultural Centre durante la Biennale d'Arte 2019.
Si ringraziano gli sponsor che hanno reso possibile l’iniziativa: Colognese 1882, Clinica Favero, Crud, Corti Veneziane, Gruppo Farmacie Tre, Fineco Bank, Fortuna Vini, Jibo’s, Microstudio, Oxygenio, Postural Project, Ottica Treviso, OnOff, Rotas, We Exhibit, nonché i media partner WTN Digital Partner e G Open.