Souls - Anime. La seduzione del Disegno Italiano
Dal 2 dicembre 2017 al 28 gennaio 2018, col titolo Souls – Anime. La seduzione del Disegno Italiano, il Museo Casa Robegan a Treviso ospiterà monumentali opere su tavola realizzate dal Maestro Omar Galliani, accompagnate dal catalogo con le immagini delle opere in mostra e da una breve nota dello Storico dell’Arte Flavio Caroli, nonché da un dialogo con il Critico d’Arte Teodolinda Coltellaro.
Omar Galliani, nato a Montecchio Emilia nel 1954, è uno tra i più significativi artisti italiani di riconosciuta fama internazionale. Diplomato all’Accademia di Belle Arti di Bologna insegna Pittura all’Accademia di Belle Arti di Brera. A partire dai suoi esordi, già nel 1978 Enrico Crispolti evidenziava le sue straordinarie capacità disegnative invitandolo al Premio Michetti con l’installazione "Ritratto di dama con unicorno". Invitato poi nel 1979 da Giovanni Maria Accame a Le Alternative del Nuovo, nello stesso anno Flavio Caroli lo invita a Il Nuovo contesto allo Studio Marconi di Milano e successivamente in Magico Primario a Palazzo dei Diamanti di Ferrara. Partecipa inoltre ad Arte e critica 1980, presentato ancora da Giovanni Maria Accame, presso la Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma a cura di Giorgio De Marchis e Ida Panicelli e nel 1981 a Linee della Ricerca Artistica in Italia da Nello Ponente. Sarà negli anni successivi un susseguirsi di inviti a manifestazioni nazionali e internazionali che porteranno l’artista, oltre ad essere invitato a tre consecutive Biennali di Venezia(1982 – 1984 – 1986), ad essere anche tra gli artisti selezionati per la Biennale di Pechino di quest’anno e a misurarsi sulla scena artistica non solo con i più grandi autori del contemporaneo ma anche a confrontarsi con i grandi nomi della storia dell’arte del passato. Valga per tutti la partecipazione a mostre quali: Galliani incontra Morandi, presso la Fondazione Giorgio Morandi nella sua casa natale nel 2014, Omar Galliani – Lorenzo Puglisi. Caravaggio, la verità nel buio, a Palermo nel 2016 e a Napoli nel 2017 e Nero su Nero. Da Lucio Fontana a Kounellis a Galliani a Firenze nel 2017.
Intervento di Flavio Caroli:
"Galliani ventenne era perso principalmente in due ambizioni. In una ricerca di magia, di seduzione, di fascino che è l’ossessione primaria di ogni grande artista, in qualsiasi tempo, sia egli tragico (Caravaggio), classico (Ingres) o fondamentalmente realista (Degas). Tutto cambia e tutto corre, ma non c’è grande artista quando non ci sia ricerca di Bellezza; di qualche forma di Bellezza. La seconda ossessione di Galliani era infatti la qualità esecutiva, proprio tecnica nel senso antichissimo del termine, della pittura e dei suoi misteri: cosa non facile in un tempo in cui i balbettii e la cattiva pittura parvero la chiave della modernità. Galliani otteneva risultati straordinari grazie ai miracoli realizzativi di una matita forse veramente fra le più dotate del secondo dopoguerra. Nei trenta e più anni che ci separano da quei giorni, il miracolo non ha fatto che approfondirsi. Ed ecco il motivo per cui io mi sento sollevato e in fondo soddisfatto di avere scritto le pagine teoriche di un pensiero sull’arte degli Anni Ottanta che si intitolò “Magico - Primario”. Se il Magico significa Bellezza, e il Primario significa originarietà ed essenzialità dell’invenzione artistica, Galliani incarna perfettamente queste pulsioni."